C'è stato quel giorno nella memoria di un vivente inerme, in cui trinità era diseguale e cacofonica. Distribuivamo volantini sul corso, bianco su nero la storia delle nostre nefandezze. G portava un cappello a tesa larga e un abito scuro. N jeans sporchi e una maglietta degli youth. Passeggiavamo per la strada rompendo il cazzo alle vecchie facendoci dare sigarette, parlavamo di vegan e pornografia. Quel giorno ci sedemmo sugli scalini di una chiesa a umiliare i passanti, a intimorire i fedeli. Non la passammo sempre liscia.
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Immaginateci in un super8
Immaginami come un vhs del 1993, con il sonoro distorto l'effetto neve la pubblicità i colori non fedeli al reale
La pellicola scaduta una pinhole
una polaroid
Un lampione soft focus
Il fumo in metropolitana
quando la galleria finisce
i colori sbiaditi delle pareti
Le pareti nere di una stanza
la pittura grattata via
le unghie sporche
La mia chitarra nel mio letto
i poster che si staccano
trascinando un po' di parete
un po' di luce che se ne va
Non chiudere occhio la notte
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