martedì 30 agosto 2011

Héautontimorouménos (cap2 pars2)


La tourmente
Je ne crois pas aux beaux voyages



Giuda apre gli occhi, respira forte



La tourmente
Je ne crois pas aux beaux voyages



 



Sarebbe bello salire in alto a questo sicomoro



N percorre cerchi attorno al suo rumore bianco, cambia intonazione della voce ogni pi greco. La luce cambia colore per ogni ottava, scuote i capelli beve un sorso dal bicchiere che ha in mano. Lo osservo cadere a terra esanime.


 



DEADPAN


Riprende coscienza dopo pochi minuti, ha gli occhi spenti, i denti macchiati di rosso, farfuglia. Apro il pacchetto di sigarette, passo le dita tra i filtri, senza contare veramente, Caldo in volto, il fumo scivola tra i denti, bruciano gli occhi. Nessun collegamento interno, schermo neve, voci attraversano fori precedentemente creati nell'aria della stanza per raggiungerci, nel caso ci fossimo persi. Si solleva sulle braccia, ha una mano poggiata sul pavimento con l'altra schiva l'aria, la spinge in avanti (sento la sedia vibrare) e sento il profumo che teme di avvertire attorno a sè (tiro un sospiro) trema il suo braccio alla ricerca del bicchiere. Ci guardiamo. Deadpan. Il vinile è finito, sento ancora gli echi di scricchiolii, nessuno ha intenzione di terminare quel suono, degno compimento.
"Io non amo" dice guardandosi le dita, "non credo nell'amore, credo alla distanza tra i palmi della mia mano quando allargo le braccia, non devo motivare la mia esistenza se riesco ancora a respirare.". Lo guardo, noto gli angoli dei suoi occhi rivolti verso il basso, quasi dispiaciuto che il distillato di dio non gli abbia pervaso le vene fino a farle scoppiare. "Non mi volterò" gli dico "se speri di nascondere che piangi senza volerlo". Non piange invece, si alza, raggiunge il divano nella luce che filtra dalle serrande abbassate. Cambia canale, ma ho staccato l'antenna e tutto quello che può vedere da una nuova luce alla stanza. Ma non spegne. Lascia cadere le braccia, sussulta, tira un respiro come quando si vuole fare un lungo discorso. Sorride. Non dice nulla. Accende la tv. Guardo la trasparenza delle mie dita, noto quanto sia più tangibile il fumo a volte, quanto più tangibile il rumore della puntina. "Conoscevo un tale una volta" dico fissando lo sguardo sulla sigaretta "che pregava a modo suo. Diceva di aver vissuto due volte, e di non essere in vena di morire più. Un giorno mi dimenticai di questo tale, quando tornò mi accorsi di averlo ucciso. Tutti potevano vederlo, tutti lo adoravano come un ermafrodito nel tempio, ma avevo ucciso in lui il timore, la volontà di pensiero".
Disse N


Ho fallito
che le tue parole siano
eternamente
il mio esilio
perché i nervi si tendono
i muscoli non reggono il tremore
gli occhi non sorreggono alcun timore
e il mio fallimento
mi lascia inerme alle tue grazie
uccidimi e nutri
le mie spoglie

lunedì 29 agosto 2011

Killing Joke - $0.36

Crime of flesh control is joyless


So dead

Héautontimorouménos (cap2 pars1)

N ha deciso per un nuovo gioco. Prepara soluzioni ignote a modico prezzo. Lo guardo: nella foga mi ritrovo a grattarmi una spalla ipnoticamente, mentre le nocche mi fanno male per quanto le mie dita si contraggono. Tra gli alambicchi dell'alchimista soffiano profumi di mercuri e ossidi, essenze di papaveri autoctoni e distillati non comuni. Rigiro tra le dita una sigaretta, N ha lo sguardo posato su un bicchiere di carta tinto di rosso.

-Voglio distillare Dio. La fede è instabile alle nostre temperature corporee, ma se riuscissimo a ingurgitare tutto prima che riscaldi troppo potremmo finalmente sentire.
-Non voglio sentire. Non voglio un dio a dimorare nelle mie ossa, se non riuscissi più a liberarmene come potrei pensare alla sua malevolenza, senza scatenare immani sofferenze?
-Non voglio ascoltarti. Ti do la vera scelta, il vero libero arbitrio, vedere con gli occhi di chi muore infine, vedere con occhi che tentennano e si ostinano alla luce senza ardere. Come rifiuti il mio splendore?
-Temo di sapere. Sapere non ci ha aiutato. Ci siamo spinti in là, scavando sempre più a fondo. La terra si apre agevolmente sotto le nostre unghie, che sanguinano nello sforzo, ma si richiude come un ghibli nascondendoci sempre più agli sguardi degli esploratori inesperti. Siamo sempre più rovine del mondo sommerse. E se infine dovessimo trovarci persi? Non è forse quello che il mondo chiama pazzia l'incapacità di comunicare?
-Impareremo nuove lingue per noi, nuove forme di grammatica, di poesia. Nuovi tratti si affronteranno sui nostri fogli, nuovi substrati nuovi colori. Avremo mille icone dorate dei nostri santi, nuovi strumenti e nuovi scalpelli.
-E nuove isole, nuovi rami più alti da cui saltando atterreremo più duramente sul terreno. Ne moriremo.



N spinge i suoi rami nel fango
le sue radici graffiano i nostri soffitti

sabato 27 agosto 2011

apothanein thelo (destrudo) cap1 pars2


Destrudo
le vostre convinzioni tremano
sulle mie ginocchia



hall of mirrors



G mi dice di andare a casa sua, vuole che i suoi sogni siano interpretati correttamente. Nel tragitto streghe metropolitane mormorano riti in lingue assire, ad ogni isolato le parole si levano più acute, accompagnando un eco frammentario. G dice che crede alla stregoneria caotica, simbolismi contemporeanei in hoodoo-voodoo. Soffermo il mio sguardo sulla sua stanza, un san sebastiano perde sangue dal muro, libri francesi sull'occulto prendono polvere sul comodino, mentre una copia di Naked Lunch perde umori sul pavimento. G non crede nell'autocensura. Sogna di rapine a mano armata negli anni '30 a New York, fughe in città popolari labirintiche, di case cemento e metallo bianco, tutte vuote, e grattacieli a dominare l'aria, il bivio sulla strada per Caorle e il cielo squarciato da lance di sole. G appare violento e smodato nelle descrizioni, gesticola di aria e terra e colori rossastri e veleni purpurei, colpi di pistola che trapassano le finestre senza infrangere i vetri, lame affilate come rasoi trasformarsi improvvisamente in polvere di ossidi ferrosi, malviventi dai volti scoperti e le loro armi impalpabili. 



coprirsi gli occhi
prima che il buio
che aleggia nei corridoi
falso risveglio
in vesti stringenti
soffocare



Guardarsi con fare sospettoso, nessuno crede sia stato il vento o l'ossigeno rarefatto o il petricore. G dice che non crede più alle storie di spiriti, che quand'era piccolo ha visto in sogno i morti parlare da feretri chiusi, come in Dite.
-Quanto credi che duri il tunnel luminoso?
-Abbastanza per sentire l'orgasmo più imponente della nostra vita e credere di essere al paradiso. Così conviene essere credenti, semmai dovessi morire preferirei sentire il calore divino che il vuoto sotto i piedi. Pascal ha vinto la sua scommessa infine.
 



imbrunire
i giochi terminano



G dice che è tempo del ritorno, dormire, rigirarsi nel letto, involuzione. L'ora dopo sono nel mio letto. Sentirsi bussare nella testa, alla finestra, alla porta, nei muri, le sedie stridono intorno eppure nessuno si muove, come imbambolati in sculture di cera. A mezzanotte tutti si muovono.

apothanein thelo (destrudo) (cap1 pars1)


conoscere
al rallentatore
persone scomparse

ridurre secoli
in polvere
arrivare troppo tardi



dovrei farlo?
è quello che lui si aspetta da me?
è quello che loro vogliono?
Come cedere alle lusinghe di un'esistenza priva di alcuna ... ?
... sperimentare l'assenza totale del pensiero, la stasi la catarsi la volgarità inespressiva del corpo in ...
Siamo esserei materiali perché alla luce del giorno le nostre dita si stagliano come ombre contro la nostra coscienza e riflettono ...
... la gola segnata per il ...
Consumare forse le proprie pretestuose illusioni in ... e vicendevoli sarcastiche pacche sulla spalla con ...
Mettere al mondo dei figli per osservarli poi godere dei privilegi dell'infinita malevolenza terrena del volgo, per ... e seppellirli esanimi nella terra fradicia di ...
Osserva le tue dita piegarsi, si contraggono scattanti con fare ossessivo, sento scivolare ...
... incapacità di alterare lo spazio attorno a sè, adattandosi alle convenzioni della socialità, che appare ... Sera Sul Viale Karl Johan
... ... arrivare in ritardo ... frammenti di una vita in cui ... sperimentare l'attimo istantaneo del piacere sublime di non esistere, dissoluzione dell'ego, destrudo. Gli stupri perpetrati dalla propria anima alla propria coscienza, e viceversa, rimangono impressi negli occhi di una persona come uno strato (layer) di profondità.

Era l'una e quaranta di un mese estivo quando mi resi conto, più o meno, che l'anima esiste. Perché non senza disgusto la nostra mente arride al nostro corpo, lo frustra con pietosa iniquità perché possa restare inerme di fronte al dominio della mente. Allo stesso modo il corpo tenta di mortificare la mente, con i propri stimoli; giungono come lamina di plexiglass, infrangibile eppur vitreo, incorporeo irrespirabile eppur definito; incidono la propria dose di viltà nel sistema limbico, mentre l'anima scalcia come chi soffoca. Come può la materia schernire se stessa? Come può esservi dicotomia empedoclea se non altro dono è fatto alla carne che la materia.



 




 Nam Sibyllam quidem Cumis ego ipse oculis meis
vidi in ampulla pendere, et cum illi pueri dicerent:
Σίβυλλα τί θέλεις; respondebat illa: ἀποθανεῖν θέλω.




L'espressività dei volti marmorei che circondano la mia stanza è paradisiaca
eppure come si fa ad abbandonare il mondo terreno affidandosi all'intuizione
 



se il tuo timore è vitale

spargo benzina sulle mani nude
come Nestore prima del sacrificio
veleno si sparge ai miei piedi
e ne nascono volute di colore

se il tuo tumore è vitale
 



Alter ego, o alter ego potente, fa che stanotte venga privato dell'ossigeno, così che tu possa respirare infine
 



אמת
 


Non temere di aprire gli occhi. Che il mondo sia maledetto in tutte le lingue in cui fu tradotto il Necronomicon. Afferrare la terra con le mani e sentirsi eviscerare l'anima da


terribili soprusi accaduti in giorni di festa


Non temere di aprire gli occhi. Che io sia maledetto in tutti i rami dell'albero della vita, che possa venir impiccato all'albero della tuja e tu possa vedermi dal più alto sicomoro se io mai ebbi intenzione di ferire qualcuno, e invece non mi trovai mio malgrado a rimpiangere azioni presenti passate future.

Era il 1995 quando aspettavo il mio amico all'asilo, quando fuori pioveva e potevo vedere un drago dondolarsi dalla punta piegata di un abete. L'odore dei fiori di magnolia, la loro consistenza mi rimane tra le dita quando ho la febbre e quando i pensieri sono più forti di me, quando la mia anima stride contro i miei denti, e a trattenerla mi fa male lo stomaco. Era il 2011 quando ho capito che mietere anime è il passatempo di parche oramai ben liete di accompagnarsi a ... Era ancora il 1995 quando la sabbia era bagnata, l'odore dei fiori e dei funghi aprivano un sole proteso a scalfire con i raggi il gelo della mattina. E il profumo di mia madre. E gli occhiali di mio padre. E i capelli di mia sorella.
 


trattenersi
dal morire
è
l'unica
scelta
davvero difficile
da compiere
nella vita
 


 מת

venerdì 26 agosto 2011

Skywave - Over and Over

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Ww1IghJxyt4&w=420&h=345]

giovedì 25 agosto 2011

riporterò in vita
onironauti dispersi
al mio letto di morte

martedì 23 agosto 2011

Smashing Pumpkins - Tear

The lights came on fast
Lost in motorcrash


Gone in a flash unreal
But you knew all along
You laugh the light
I sing the songs
To watch you numb


I saw you there
You were on your way
You held the rain
And for the first time, heaven seemed insane
'Cause heaven is to blame
For taking you away


And do you know the way that I can
Do you know the way that I can't lose?
And do you know the things that I can
Do you know the things that I can do?


Where is your heart?
Where is your heart gone to?
Tear me apart
Tear me apart from you


You laugh the light
I cry the wound
In gray afternoons


I saw you there
You were on your way
You held the rain
And for the first time, heaven seemed insane
For taking you away
'Cause heaven is to blame
For taking you away


The lights came to pass
Dead opera motorcrash
Gone in a flash unreal
In nitrous overcast


And do you know the way that I can
Do you know the way that I can't lose?
And do you know the things that I can
Do you know the things that I can't lose?


Tear me apart
Tear me apart from you
Where is your heart?
Where is your heart run to?

lunedì 22 agosto 2011

Balance

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=xA2UAAYztsU&w=420&h=345]

Cut Me Don't Deny

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=k5T52y6hbbw&w=420&h=345]

domenica 21 agosto 2011

il sole si squarcia
tremano i fianchi nell'udir l'assalto al cuore
fremete e scansatevi
il volo è breve dalla testa ai piedi
ma sfianca le anime poco avvezze
a credere in comuni divinità insensibili


cresci
nell'immane fervore della mia violenza
il suo sangue diventa zolfo
caoti stremati
riducono l'esistenza
a chiaro orgoglio
e
il tempo che passa
uccide ogni ricordo


a

giovedì 11 agosto 2011

con buone lodi
critici asma e veleni per topi
camere di zenzero

domenica 7 agosto 2011

I'm on a plane

sono figlio di dio
profeta della nuova rivoluzione,
prostrato da sorgenti segrete
e deità progeroidi.
consumato da ignoti
rimedi digitalici
e
crotalici essudati.
Cresce nel cuore
spegne i fiati
e divora
freme nelle fauci
come preda
assopisce in rivoli di luce
urlando la propria esistenza.


A Phineas
Al vecchio Bull Lee