martedì 27 febbraio 2007

Daniel Johnston - Speeding Motorcycle

Speeding motorcycle, won't you change me?
Speeding motorcycle, won't you change me?
In a world of funny changes
Speeding motorcycle, won't you change me?
Speeding motorcycle of my heart
Speeding motorcycle; always changing me
Speeding motorcycle, don't you drive recklessly
Speeding motorcycle of my heart
Pretty girls have taken you for a ride
Hurt you deep inside but you never slowed down
Speeding motorcycle in my heart
Speeding motorcycle, let's speed smart
'Cause we don't want to wreck but
We can do a lot of tricks
We don't have to break our necks
To get our kicks
Speeding motorcycle, the road is ours
Speeding motorcycle, let's speed some more
'Cause we don't need reason and we don't need logic
We've got feeling and we're dang proud of it
Speeding motorcycle, there's nothing you can't do
Speeding motorcycle, I love you
Speeding motorcycle, let's just go
Speeding motorcycle
Let's go let's go let's go
Oo oo

Do the evolution



IT'S EVOLUTION BABY

(foto tratta dal video dei Pearl Jam)

lunedì 26 febbraio 2007

beauty lies in the eyes

Movenze che seguono il suono
dissimulando una danza furente.
Occhi scorgono dal buio l'assonanza
delle parole che disegna il corpo.
Stringerò così forte le mie mani,
in preda a mistico disagio,
nell'apprendere che ha vinto
che la sua cadenza mi offre visioni
di sensuale vittimismo.
______________________________________________________

Strazio i miei sensi immerso nel puro convenevole del suono, immenso, che mi attornia a mi stringe fino a farmi cadere sulle ginocchia. Il dolore, che corre lungo la mia schiena, lascia brividi e lacerazioni tangibili, da cui fuoriescono le mie urla. Il piacere, che disegna un languido divino sorriso sul mio volto, stordisce, porta lontano. Quando finisce, è solo un ritorno al proprio letto porpora, al proprio terrotorialismo, al proprio benessere di sopravvissuto, al proprio pessimismo da fallimento, al proprio splendido vittimismo luccicante, alle proprie lamentele, alle proprie malattie immaginarie, al proprio male, al proprio bene giornaliero, al proprio decadentismo, al proprio sminuente sussurro "I want something more", alla propria ricerca di migliorarsi, anche quando sappiamo che non possiamo migliorare. Decadiamo sulla terra, dove le nostre dita abortiscono ciò che la nostra mente crea con tanto amore, dove forse, i nostri unici pensieri vengono soffocati dal nostro essere terreni...

sabato 24 febbraio 2007

Over and Over and Over and Over

Molti furono i filosofi che ammisero un determinismo nelle nostre vite. Gli stoici, ad esempio, o i giansenisti... Io credo che ci siano cose a cui non possiamo opporci. Ci sono cose,
fatti
avvenimenti
persone
momenti
condizioni
e chissà quant'altro
a cui non possiamo opporci, e ogni opposizone risulta nulla, e vana.
Io ho la pigrizia, che mi fa sprecare tempo.
Non posso, io veramente non posso fare a meno di sprecare tutto.
Se anche una volta avevo talento, oggi è un ricordo.

Avrei bisogno di svegliarmi.
O forse di attuare tutte le cose che vorrei fare.
Sono iperattivo mentalmente.
Sono ipotonico fisicamente, le mie azioni sono labili.
Non voglio diventare noioso.
Una delle ultime poesie che ho scritto, che mi ha fatto guadagnare un secondo posto su un forum
rappresenta il mio declino continuo, come scrittore. Non sono mai stato questo gran che forse:

"Temo
di vedermi
comparire
davanti
l'inverno
troppo presto

temo
che il vento
spazzi
le foglie
scoprendo
il mio corpo

devo mandare il mio cuore in letargo"

Tema l'autunno.
-
-
-
-
-
-
-
Sono messo un po' male...
esiziale secco e disumano
franz1789

mercoledì 21 febbraio 2007

Elliott Smith - Last Call

last call
he was sick of it all
asleep at home
told you off and goodbye
well you know one day it'll come to haunt you
that you didn't tell him quite the truth
you're a crisis
you're a icicle
you're a tongueless talker
you don't care what you say
you're a jaywalker and you just just walk away
and that's all you do
the clap of the fading out sound of your shoes
made him wonder who he thought that he knew
last call
he was sick of it all
the endless stream of reminders
made him so sick of you sick of you sick of you
sick of your sound
sick of you coming around
trying to crawl under my skin
when I already shed my best defense
it comes out all around that you won
and I think I'm all done
you can switch me off safely
while I'm lying here waiting for sleep to overtake me
yeah yeah you're still here but just check to make sure
all you aspired to do was endure
you can't ask for more ask for none
knowing you'll never get that which you ask for
so you cast your shadow everywhere like the man in the moon
you start to drink you just want to continue
it'll all be yesteryear soon
you start to drink you just want to continue
it'll all be yesteryear soon
church bells and now I'm awake and I guess it must be some kind of holiday
I can't seen to join in the celebration
but I'll go to the service
and I'll go to pray
and I'll sing the praises of my maker's name
like I was as good as she made me
and I wanted her to tell me that she would never wake me
I wanted her to tell me that she would never wake me
I wanted her to tell me that she would never wake me
I wanted her to tell me that she would never wake me
I wanted her to tell me that she would never wake me
I wanted her to tell me that she would never wake me
I wanted her to tell me that she would never wake me
I wanted her to tell me that she would never wake me
I'm lying here waiting for sleep to over take me


(qualche anno che lo ascolto, e ancora mi stupisce)

Notte al Theremin

Merda
Non mi va proprio di andare a dormire per svegliarmi domattina...
Giornate del cazzo, fuori dal diversivo chiamato vacanza
Tutto calato in un'ottusa grigia cappa, la noia scolastica
Mi fa perdere il conforto dell'essere triste.

(sarebbe bello poter lasciare stasera sul blog
la canzone che sto ascoltanto ora)
Clara Rockmore al Theremin esegue Vocalise (Rachmaninoff)

P.S. le divinità conoscono e suonano il Theremin

lunedì 19 febbraio 2007

Festa (Mesta)


Non riesco a stare alle feste, è più forte di me, non ci riesco. Non riesco a vedermi circondato da tutta quella gente, perchè non riesco a relazionarmi in modo naturale con gli altri, ho bisogno di essere in quattro o cinque per poter parlare... Proprio non ci riesco, non riesco a inserirmi nei discorsi, ci rinuncio, cerco di chiudermi in qualche angolo a farmi venire i pensieri più strani, e a fumare non so nemmeno io quante sigarette... Mi dispiace per questo, perchè non mi diverto e ho paura di non far divertire nemmeno le persone che mi stanno accanto. Ma non so, non è colpa mia. Non riesco ad essere felice alle feste.

Esistono due cose che mi possono rendere felice ad una festa: l'alcol & e droghe, oppure la musica buona... se poi ci sono tutte e due, è una pacchia. Se poi vieni a sapere che i tuoi amici si sono fumati tutto senza manco dirti nulla, allora proprio non è serata. Amo stare con poche persone. O al limite, da solo...

franz1789


giovedì 15 febbraio 2007

Vecchi fogli di carta

Oggi mi ritrovavo a riordinare i vecchi testi
quelli scritti tanto tempo fa, alle medie
con le stesse persone, o forse con altre
e, cazzo, era una bella sensazione, sentire quello che avevamo passato,
ma allo stesso tempo una fitta al cuore
sentendo che quelle persone non sono più le stesse.
Forse abbiamo sbagliato qualcosa.
Quel che più dispiace è che loro non capiscono.
Loro non possono scorrere le mani su questi vecchi fogli macchiati d'inchiostro.
e anche se lo facessero, non capirebbero.
Quando io traducevo in un inglese macheronico le parole di quel tizio
quando io portavo fogli su fogli di testi
spudoratamente "nirvaneschi",
quando suonavamo in camera di quel tizio
con il microfono legato al collo
canticchiavo e strimpellavo,
o inginocchiato, appoggiando il mic alla scrivania,
perchè non avevamo un asta,
quando il bassista era amichevole e sorridente,
quando il batterista ci invitava a casa sua
a suonare e fumare sigarette,
quando suonare un unplugged era eccitante,
quando il nostro primo concerto era un ammasso caldo di gente sudata,
quando comporre canzoni assieme voleva dire qualcosa.
Prima che la nostra musica si perdesse in una
confusione anni ottanta.
Prima che le nostre influenze cambiassero.
Preferisco essere preso in giro, ma tornare a suonare
NIRVANA
e magari riprendere i SONIC YOUTH
piuttosto che suonare altra merda.

Non ha valore più nulla,
perchè tanto oramai non ci sono più quelle persone,
e sono rimasto io e le mie canzoni,
io e le mie canzoni.

P.S.
per favore, diventeresti la mia Kim Gordon,
se io divento il tuo Thurston Moore?
Ti regalo un basso, giuro,
e ti insegno a suonarlo, giuro,
e facciamo un gruppo, giuro,
e cantiamo insieme sul palco, giuro,
e urleremmo insieme sul palco, giuro,
sarebbe il mio sogno.

Sonic Youth - On the Strip

EVERY TIME YOU LOOK MY WAY
YOU SHOW A LIE IN WHAT YOU SAY
EVERY TIME A RHYME CALLED PURPLE HAZE
CLOSE YOUR EYES AND PRETEND
YOUR NOT AT ALL LIKE THEN
SMARTEST GIRL ON THE STRIP
YOU REALLY KNOW HOW TO BE HIP
TALKING STORIES ABOUT YOUR CRAZY TRIPS
MESSIN' WITH STARS AND DUMB TRICKS
CLOSE YOUR EYES AND PRETEND
IT'S NOT AT ALL LIKE THEN
BIG GLASS HOUSE ON THE HILL
DOIN DOPE AND DITCHIN SCHOOL
YESTERDAY BRUCE BARRY WAS HERE A WILD KID
I THOUGHT WAS COOL
CLOSE YOUR EYES AND PRETEND
THAT WASN'T HOW IT SHOULD END
CINDERELLA OF THE NIGHT
DOESN'T REMEMBER HER LEFT FROM RIGHT
SHE'S SO HUNGRY FOR A BITE
FORGETTING HER FRIENDS FORK AND KNIFE
DON'T YOU KNOW WHO'S KEEPING SCORE
WHO'S THAT BARKING AT YOUR DOOR
HOLD TIGHT AND FEAR A LITTLE BIT
HOLD TIGHT AND FEAR A LITTLE BIT
HOLD TIGHT AND FEAR A LITTLE BIT
HOLD TIGHT AND FEAR A LITTLE BIT
THAT WAS THEN THIS IS NOT
EVERY TIME YOU LOOK MY WAY
REMEMBER A GIRL WHO USE TO SAY
HOLD ME TIGHT ANYWAY
IT'S OKAY IT'S ONLY PLAY
I REMEMBER IN THE DARK
WHERE I CAME FROM FOR A LARK
Kim Gordon

mercoledì 14 febbraio 2007

SSSSSSshutttUP

MEGLIO
LASCIARE
LE IDEE
INTATTE
NEI LORO
INVOLUCRI
DI PESANTE
LANA
D'ACCIAIO

INVECE
CHE PERDERE
TEMPO NELLO
SVOLGERLE

IL RE
DI VARSAVIA
CONTINUA
A
SORRIDERE

sabato 10 febbraio 2007

you cry out in your sleep, all my failing exposed

Il re di Varsavia mi ha sorriso
ha detto che è tardi e vuole la sua parte

Il re di Varsavia mi ha sorriso
ha detto che non vuole ascoltare le mie parole dispiaciute

giovedì 8 febbraio 2007

l'esule non trova riposo

IO
SPARGERO'
SALE
SULLE
VOSTRE
FERITE
DI
VELLUTO

IO
SPARGERO'
L'AGOGNATA
INGIUSTIZIA
SULLE
VOSTRE
PIAGHE
DISTORTE

IO
RACCOGLIERO'
ROSSO
VINO
DALLE
VOSTRE
FERITE
E
GRIDA
STRAZIANTI
DALLE
VOSTRE
PIAGHE


un franz1789
sempre più schizzato

sabato 3 febbraio 2007

Close my eyes

Immaginate di chiudere gli occhi. Avete presente quando non si riesce a dormire? io da piccolo stringevo gli occhi, e immaginavo di avanzare in un tunnel, circondato da luci colorate, flebili. Io facevo di tutto per evitarle, giravo a destra, a sinistra, avanzavo ininterrottamente, fendevo il buio nei miei occhi, sperando che in fondo al tunnel vi fosse il sonno che non arrivava, o magari mi stancavo di volare, e mi addormentavo. Alle volte lo facevo anche quattro o cinque volte a notte, nelle notti calde e insonni.
Era strano.
Curioso.
Ma non mi addormentavo mai in questo modo.

venerdì 2 febbraio 2007

Maya Desnuda

Il corpo della mia ragazza è uguale a quello della
"Maya Desnuda" di Goya

Maya Desnuda - Goya