giovedì 26 ottobre 2017

Quando un giorno diremo di aver vissuto
Ascolta
Quante voci senza colori porterai con te?
Ne avremo in tasca di volti stupefatti
E saranno giorni da ridere
E veri

sabato 10 giugno 2017

In fondo è vero, ogni attimo si risolve in se stesso, e ogni pensiero è a sé stante. See how they took different roads and see how they know now different people, see how they became something they deserved or else they'll just care about theirselves. Ma condanno tutti noi un po' per noia un po' per mistificazione. Perché se è vero che ciascuno di noi ha avuto un'occasione quando i gufi cantavano e quando noi spiegavamo le ali bianche, è vero che abbiamo spiccato il primo balzo e nostra è la colpa per questo vivere. Ora è notte e gli alberi tacciono e nessuno ha voce. Quindi perché tremare per davvero, perché non guardare avanti. Anche se la pioggia cade e il petricore ha un profumo di rinascita, sono certo che non cambieremo di notte, non questa notte.

martedì 30 maggio 2017

Noli respicere

Le sciocchezze che commettiamo ogni giorno si sommano in una pila che, seppur costruita di forme intangibili, ci supera ben presto in altezza. In codardia, in ripugnanza. Ogni singola azione portata avanti altro non è che uno strazio delle fondamenta stesse della nostra integrità in quanto tali. Così, più andiamo avanti, più guardando indietro abbiamo a che fare con i nostri errori, che pesano più di quanto vorremo ricordare in realtà. E delle volte, basta uno scricchiolio, un becero movimento sussultorio della nostra memoria, e guardando indietro, alle nostre spalle, non vediamo che una coltre di cadaveri ricoperti di polvere. A ognuno abbiamo negato qualcosa, con ciascuno abbiamo avuto qualcosa da ridire. E' come un erebo di frammenti della nostra vita. Uno sguardo lì e siamo precipitati nell'angoscia. Perché nulla è peggio delle azioni a cui non possiamo porre rimedio. Perché nulla è peggio delle azioni infime della nostra vita a cui non ci è data la possibilità di porre rimedio.
Così scriveva G. nel fondo delle sue tazze di tè e sui margini di ogni libro. Perché, guardando indietro, ogni colpa che la macchiava le rimaneva inspiegata, e affranta si rivolgeva nel quotidiano al suo passato per trovare una via nel suo futuro. Ma ogni giorno che passa aggiunge un chiodo al nostro legno, cosicché sia sempre meno facile il taglio netto o l'armonioso spezzarsi delle fibre. Non esiste soluzione di continuità nel nostro vivere. G. ne assaporava ogni sfumatura, di quest'affermazione lapidaria. Quando la conobbi, la sua acerbità infantile mi affascinò. Giuro, se avessi saputo, se avessi presentito quello scricchiolio, quel sussulto nel quieto vivere e nell'equilibrio a cui alcune persone, primo fra tutti io, si aggrappano e si appellano quasi fosse un simulacro, forse alcune cose non sarebbero come sono oggi. A nessuno piace il fatalismo, men che meno a chi se ne sente afflitto. Ma, sebbene lo vorrei con ogni fibra del mio corpo, non trovo rimedio. Così lo scricchiolio, apre piano piano uno spiraglio da cui il nostro sguardo è attratto. Orfeo, noli respicere.

lunedì 27 marzo 2017

in fieri

positivo
e sotto controllo
e freddo
e vorace nella sua vitalità
come dovesse strappare
ogni respiro
 e confuso
e luminoso come una corona di spine
e patetico
e volgare
e parassita
come una vita che cresce all'ombra degli alberi
e ne attinge
e ineluttabile
arriverà il suo inverno
spargerà le sue spore
e i suoi fiori
e germinerà
e avremo compreso infine

sabato 4 febbraio 2017

Ich

Ho un respiro trattenuto tra i denti
Si dimena sulla lingua e lambisce le labbra
Non temo il giudizio o la Geenna
Né la furia dei giorni a venire
Perché ho un giudizio trattenuto tra i denti
Si dimena con furia e lambisce i lombi
E non teme i giorni a venire.

Ich bin, veloce sulle dita e sulla spina dorsale
Ich bin, a stento trattenuto sulla punta delle dita
Ich bin, freme e si contrae e reagisce e arrossisce
Ich bin, nell'istante trova l'anima perduta

Ma se un giorno dovessero dirti
Che il tempo è passato invano
Stringi le mani, batti i denti, contrai i muscoli, tendi la pelle, avvicina le membra altrui, svegliati di soprassalto, acconsenti, fregiati il volto di forme nuove e di nuove esperienze, ich bin unteilbar, io sono