mercoledì 8 dicembre 2010

non le ho detto


non le ho detto
ciò che voleva sentirsi dire
perché siete troppo simili
lei cerca affetto
lui è morboso
vive solo nella sua testa.
proprio come me
che l'apatia è l'unica altra emozione
al di fuori di te.

lunedì 15 novembre 2010


avere 14 anni ed essere dispersi
avere 16 anni ed essere dispersi
avere 18 anni ed essere dispersi
avere 20 anni ed essere dispersi
cambiano le tematiche e le giustificazioni per un'irreale e pervasiva
incapacità di adattarsi
un muro di incomunicabilità vige tra la mia testa e il mondo esterno
delle volte è come passeggiare sospeso da terra
avere 21 anni ed essere dispersi
tra le strade di notte
nebbia per il viale e macchine/macchie in movimento
spero di riprendere conoscenza
le luci si affievoliscono mentre vedo ombre seguirmi dietro me
per quanto acceleri mi restano incollate
se con lo sguardo le seguo si staccano con indifferenza
ma non appena sono disattento ritornano ad ogni sguardo di lampione
provo ad alzare la musica nelle orecchie fino a quando non mi fanno male
ma non si ferma il rumore attorno
come sentire mille mosche ciarlare di ali e sventolare la merda mangiata a pranzo e cena
voglio passare il mio tempo a fissare il muro bianco fino a quando non cadrà l'intonaco
voglio levare i chiodi con le dita e scoprire colonie di scorpioni nascosti nel mio cappello
voglio disegnare sulla finestra un prato in fiore un faro e raggi di sole che come lame
divelgono le nubi trascinate per i capelli dal vento
e scontrarmi contro le porte per capire se è vero che sono materiale infine
per tranquillizzarmi
che se il mio cervello partorisce simili volgarità
non è un fatto di elettrochimica
ma solo di voglia di scoparti



essere



spenti



essere



vuoti



gente



comune



paradossare



voglie



vanno



via



con



droghe



passeggere

lunedì 8 novembre 2010


sai
che so
sparare
meglio
di te

lunedì 11 ottobre 2010


non ci accontenteremo mai
i nostri sogni possono dipingere
strade di tre città in un unico spazio-tempo
malattie mortali e deformità di ogni genere
stupri violenza fughe
volti contratti di tutti i colori
non saremo mai paghi
della miseria
di sigarette prive di senso
di tabaccai senza pudore
di viltà e sindromi di Stoccolma
derisioni e sangue che macchia posacenere sparsi per la stanza
non avremo mai il coraggio di arrenderci
mai il coraggio di andare avanti
immersi nell'aria più cupa
braccati da mostri senza volto
o da maschere sospese su corpi senza vita
verremo a prendervi tra le lenzuola
nei vostri sogni più teneri
verremo cosparsi di benzina
ma non godrete di alcuna luce.

mercoledì 6 ottobre 2010

fire

Ci incontreremo nell'interzona
i ragazzi sono venuti tempo fa
stracciando le magliette e bagnandosi del sangue dei passanti
rifuggendo solidarietà a basso costo
e stupri di stato e prigioni deserte


i tuoi occhi si seccheranno nell'interzona
indosserai maschere di vita rossa e perle color sperma
inseminando i passanti con sguardi aleatori
e partorendo creature non terrestri


cammineremo per ore con gli occhi coperti
e le mani bruciate dal sole
perderemo l'anima sotto al peso del catrame
urlando rinasceremo a nuova vita


goya

venerdì 17 settembre 2010


passare  le mie notti su un letto di catrame e chiodi
il risveglio ti assicura buona volontà e salute
salvezza che cancella con un secco ronzio di ali angeliche
la voluttà dei tuoi ultimi omicidi

venerdì 10 settembre 2010

epidemia


il cuore si scioglie a una temperatura inferiore a quella della neve
spine dorsali di neonati come steli di fiori secchi al vento
i ragazzi dicono invece che è tempo della mietitura
che faranno proiettili dalle dita di uomini traditori della nostra rivoluzione
il tempo non si compie in un cerchio disegnato dal sole
ma dalla morte delle idee migliori
cadono dal cielo le anime dei bambini non nati
ed è l'apocalisse che non perderei mai
vermi necrofagi divorano ciò che resta di Dio
l'anima si espande
i ragazzi dicono che è tempo per un nuovo Dio
erigono templi sulle carcasse della giovinezza
sprecano parole sante al cielo in tempesta
per propiziarsi il ritorno a casa dopo gli anni perduti
ma il perdono è veleno sparso e sale sulle piaghe
le mani non reggono più la falce
e la nuova generazione di giovani stupri e grida
e bende di pus e fiori curativi
prebiotica stirpe
scava lacerandosi le unghie tra grida e gemiti di piacere
per liberare lo spirito dal peso della purezza
concime e merda per rinascere dal mare di assenzio
eredi di un fremito che ha aperto il cielo


giovedì 2 settembre 2010


Sparami in pieno viso
in questo tedio di settembre
non ho avuto il tempo
di dormire

mercoledì 28 luglio 2010

die glocke


die glocke

alter
our
shape
please

die glocke

retain
our
guilts
please


die glocke


forsake
our
souls
please

die glocke

aim
our
hearts
please

die glocke

turn off
our
senses
please

giovedì 8 luglio 2010

non esistono vittorie e non esistono sconfitte
non esistono vie di fuga
non esiste bugia o verità
rapporto umano sincero
veleno tra le vene
fumo negli occhi
sensazioni piacevoli
di essere protetti
non esistono ricordi
e non esistono cose veramente dimenticate
non esiste il giorno quando ti svegli
e non esiste la notte sotto al cuscino
non esiste la cura
non esiste riabilitazione
non esistono le grida di dolore
agonizzanti
non esiste dignità ne orgoglio


suicidarsi
le domeniche mattina
arrendevoli nel giorno del riposo

lunedì 5 luglio 2010


ansimare con affanno nel tuo respiro


soffocare nella resistenza del ghetto di Varsavia


i vostri re prostrati alla mia divinità


mentre sfuggo alla vita

sabato 12 giugno 2010

avremmo dovuto capire prima
scendere a compromessi
prima di stendere polvere di marmo
sui nostri errori preferiti
prima di impressionare la pellicola
con l'onere di dover poi mantenere
gli impegni presi


se solo fossimo scesi a compromessi
con il nostro presente
potremmo sopportare gli inganni
potessimo solo avvertire
la completa rotazione
dei globi dei nostri occhi
intorno all'irresistibile impeto

Now that I've realized how it's
all gone wrong
Got to find some therapy -
this treatment takes too long
Deep in the heart of where
sympathy held sway
Got to find my destiny before
it gets too late

giovedì 20 maggio 2010

violence


oggi ho un nuovo amico
l'ho trovato morto tra le mie lenzuola
quando sono tornato a casa
giaceva riverso osservandomi con occhi sornioni
sorrideva
la bugia a mezza bocca digrignava i denti
comprimeva i pollici tra le dita violacee
uno spaventapasseri di latta

lunedì 29 marzo 2010

take a picture of me through a scratched glass


"Sei sicuro che sia una buona idea?"
"Come potrei tradire la tua fiducia?
"Allo stesso modo in cui fingi di credere in te stesso"
"Sono costretto a fingere. Non sono incrollabile e cedo volentieri all'inedia,
conduco una vita diversa nei miei pensieri sai? dove tutto appare come dovrebbe
dove le mie parole convincono il mondo a tirare avanti
dove posso tirare sempre dritto per la mia strada senza essere in torto
e senza dover cambiare la mia ingiustificata assenza di volontà"
"Non provi altro?"
"Odio e amore, ma entrambi troppo profondi per essere apprezzati
da sguardo che sia umano"
"Come credi di poter sopravvivere?"
"Fingendo che sia tutto come la mia mente dipinge
al di fuori di ogni terribile conseguenza
si sprecano le idee
ogni parola ha un senso diverso per me
ogni mattina gioco a fare l'essere umano"
"non ti perdi mai?"
"Sì, ora lo sono"

domenica 14 marzo 2010

confusione


stupidi i vostri dei
stupide le vostre sirene

dal lato opposto della strada sorrideva la luce riflessa nel vetro di un automobile di passaggio
soffiando tra le dita il fumo dell'ultima sigaretta rimasta
invade strade e marciapiedi
e
città e persone
distese
rapido il mio liberarmi di voi

venerdì 26 febbraio 2010

The Stranger Song

 
Scrollò lo sguardo piantandolo per terra, trattenendo lo straripare di parole che sarebbero uscite senza causa nè ragione. Era fatto così, non poteva trattenersi dal rendere ogni cosa, anche la più semplice, la terribile angustia di un mettersi in discussione.



Ora guarda quanto le tue rovine rendono il tuo pensiero malinconico nel considerare quanta sciocchezza esiste nell'essere unici. Nessuno può evitare di essere se stesso, a meno che non si convinca di essere uno straniero. Come da piccoli giocare a guardie e ladri, nascondendo il viso dalla maschera più pesante. Non si era mai accettato. Ora, notte, quando lo smog della città si posa come una coltre tra la selva di lampioni, guardava stupito il suo riflesso nel portone a vetri della sua ragazza.