mercoledì 31 gennaio 2007

Frogs - Alice in Chains

What does friend mean to you?
A w
ord so wrongfully abused
A
re you like me, confused
All included but y
ou
Al
one...

The
sounds of silence often soothe
Shape
s and colors shift with mood
Pupil
s widen and change their hue
Rapid b
rown avoid clear blue

Why's it have to be this way
Be this way?


Fl
owers watched through wide brown eyes bloom
A child
sings an unclaimed tune
Inn
ocence spins cold cocoon
G
row to see the pain too soon

Why's it have to be this way
Be this way?


"At 7 am on a Tuesday, usual August ...
Next week I'll be 28...
I'm still young, it'll be me...
Off the wall I scrape... you...
I can't wake, I gotta wake...
To cause this wake, I gotta wake no more...
It causes wake, to drown this hate....
To never really stay, never will.....
You take your plate...
Put me through hell, live, live...
Direct your fate...
You say I can do it so well...
Your expiration date... [2x]
Fate, date, expiration date...
(this was the last time)
Hate...
And don't fuck with me again...
My own clean slate...
Don't fuck with me again...
Makes your eyes dilate...
Makes you shake...
Irate..."

lunedì 29 gennaio 2007

Washer - Slint

Goodnight my love
Remember me as you fall to sleep
Fill your pockets with the dust and the memories
That rises from the shoes on my feet

I won't be back here
Though we may meet again

I know it's dark outside
Don't be afraid
Everytime I ever cried from fear
Was just a mistake that I made
Wash yourself in your tears
And build your church
On the strength of your faith

Please
Listen to me
Don't let go
Don't let this desperate moonlight leave me
With your empty pillow
Promise me the sun will rise again

I too am tired now
Embracing thoughts of tonight's dreamless sleep
My head is empty
My toes are warm
I am safe from harm


N.B. Una delle più dolci canzoni mai scritte

venerdì 26 gennaio 2007

Take My Breathe

Ho lasciato che la mia sigaretta si spegnesse.
Ho lasciato che mi piovesse addosso.
e ho camminato sull'asciutto,
senza lasciare impronte.
Perchè non esisto in realtà.

E la gente che passa non mi guarda,
e non li disturbo con i miei passi.
Il mio sguardo cade a terra,
dove non lascio traccia, ne impronta alcuna.

Non zoppica il mio respiro
Non ansima il mio cammino.
Solo non sono qui.
franz1789
presenta
una poesia
di merda
come ogni espressione del suo essere di merda...

Alice in Chains - Sludge Factory (fragment)

..............I bear true and an existing witness
To this barrel of monkeys.
A self proclaimed immoral success,
Perfected by each whereof
Individually deadly and equally so
And spread about the surrendered troops,
For even thousands of miles will not
Tear apart their communication, or the lack thereof.
Vultures, liars, thieves, each proclaim their innocence
In no suggestion or rhyme, your weapon is contained in
The wrecking of the keeping the desired effect.
The breaking of the spirit thwarts the whole being.
Your weapon is guilt, your weapon is guilt, yo.ur weapon is guilt.
Guilt.......................

CREEEEPS!

18 anni: festa patetica del cazzo

Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni

Siete dei patetci fottuti bastardi del cazzo, con queste feste di merda, dove fate il ballo con il genitore, vi vestite in ghingheri ascoltando musica del cazzo, io vi odio tutti e vi disprezzo e spero che crepiate prima dle vostro 19esimo compleanno, così finalmente festeggerete giustamente i vostri 18 anni, essendo anche il giorno della vostra morte. Spero che tutti i brillantini vi vadano in gola, affogandovi e soffocandovi, perchè mi fate cagare.

Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni
Io odio la festa dei 18 anni

mercoledì 24 gennaio 2007

Rosso artificiale, fumo, veleno consumato

Artificial red, smoke, poison consumed
In the House of ill Repute
Is this the way I spend my days
In recovery of a fatal disease?
Oooh... Oooh...
Oooh... Oooh...
On a cloud of pink has turn to grey
And I'm alone again, yeah
Someone to hold against my own
Alone, untouched is what I crave
Oooh... Oooh...
Oooh... Oooh...
Artificial red, smoke, poison consumed
In the House of Ill Repute
Is this the place I search for love
When my need is within me, a gift from above?
Oooh... Oooh...
Oooh... Oooh...


Stanza rosso artificiale, fumando sigarette francesi, bevendo superalcolici, come fossero il vino sacro di un qualche rito religioso pagano. Fuori, puoi sentire anche tu i rumori dei neon, ronzanti come fossero il rumore che fanno i tuoi pensieri, quando per un attimo li scuoti dalla solitudine e dalla pigrizia che il tuo corpo ama?
Fuori, dalla notte colorata di rosa, le nuvole riflettono le luci del mondo, ma mai le tue. Sirene impassibili frustrano il tuo vuoto interiore, qualcuno soffre e muore, ma non ti può interessare. L'alba ti accoglie schiacciato dal peso del tuo cuore contro il vetro, le nubi si diradano per fare spazio a una grigia mattinata colorata dal rosa di un'alba, una qualunque, non cambierà nulla tanto. Tu sai scrivere a tema, tu puoi vivere a tema. Lo stesso tema che ti insegnavano quando eri bambino. La luce che progressivamente invade la tua privata dimora notturna, una cameriera che bussa alla porta, vuole entrare per mettere in ordine. Non le permetterai di farlo, comunque.


franz1789

lunedì 22 gennaio 2007

?

strinse gli occhi, sfocando la propria vista, per vedere peggio, o per vedere meglio. Scorse fra le dita sottili e affusolate la sua realtà. Un destino non è scritto, fino a quando non prendi tu stesso la penna per scrivere la prima lettera, qual è stata la mia? forse una H, muta, in attesa di conoscere il seguito. o forse una O, vuota dentro, pronta a far passare ogni cosa...

Prima o poi capirò perchè mi esce sempre merda quando scrivo...
un sordido e coinvolto-in-paranoie-cospirazioniste
franz1789

Firefox

Ci sono cose che l'uomo dovrebbe stamparsi in testa
altre che andrebbero insegnate a scuola
www.firefoxflicks.com/flick/index.php

Firefox Own IE

venerdì 19 gennaio 2007

People

Alle volte le cose si vorrebbero dire, ma non si sa mai quali parole usare. Poi passa del tempo, ci si rassegna a usare le stesse parole, e in una canzone, scopri che quelle parole possono suonare bene, e alla fine perchè cercare tanti modi per dire una cosa, se puoi dirla perfettamente in un solo modo?

"People who change for no reason at all
It's happening all of the time"
Joy Division - Passover

mercoledì 17 gennaio 2007

Non posso continuare così

I brividi, perchè la mia anima cerca di scappare dal mio corpo.
La stanchezza, perchè il mio corpo è vuoto e inutile.

Cerco di liberarmi da ciò che odio
Per dedicarmi a ciò che amo.

Non potrò sopportare a lungo di trascurare la mia musica, la mia arte, le cose che amo, a causa delle scuola. Ancora qualche giorno così, ed esploderò, giuro, esploderò. Ho i miei limiti, li ho travalicati da tempo oramai.
Esausto
Vuoto
franz1789

martedì 16 gennaio 2007

Wylde Rattz - Gimme Danger

Velvet Goldmine

Oh, give me danger little stranger
and I'll heal your disease
Oh, give me danger little stranger
and I'll heal your disease

there's nothing in my brain
but some ugly memory
kiss me like the ocean breeze

well, if you would be my lover
I will shield you from tears
but if you will be my master
then I will do anything

there's nothing left alive but some
dark glassy eyes
erase my feeling one more time

hey, come on gimme danger
die, little stranger
swear you're gonna feel me
come on gimme danger
die, little stranger
swear you're gonna feel me . . .

gimme danger
little stranger . . .

oh, gimme danger
everyday
can you feel it . . .
I got a feeling
I got a feeling
I wanna feel it
oh, I wanna feel it . . . . . . .

Velvet Goldmine

lunedì 15 gennaio 2007

Songs: Ohia - Lightning Risked It All

Still no guides

It’s not a generous world
It is a separate world
The bad luck taste of the dark
The broad luck of blood on the water
I can see it will be red, the choice if it is a choice
It’s too hard to tell
Lightning standing drained and like us deeply risked it all
And like us, deeply risked it all

Songs: Ohia

domenica 14 gennaio 2007

02

Il mondo mi vomita fuori, ma almeno, cadendo a terra, emetto un bel suono. Chissà che un giorno, qualcuno apprezzi questo suono, che plasmo con tanta cura. Io mi prendo cura del suono che emetto soffocando, del suono che emetto cadendo, ne recepisco ogni frequenza, me ne innamoro, e cerco di renderlo comprensibile. siano parole, siano suoni, siano immagini. E' comunque il suono che emetto quando cado a terra dal mio mondo. Per questo per me la mia musica è più diretta delle mie parole. Immaginate il rumore del vento, non riusciremmo a comprenderlo se lo dovessimo scrivere, o disegnare. Immaginate le parole, pronunciate, cantilenate, rimate e sciolte, torrente o fievoli labiali, sillabe che sottolineano il nostro suono, sono molto più coinvolgenti di un pugno di asticelle nere o bianche, che infrangono il candore di un foglio.

franz1789 si scusa, non ha senso, non ha senso...

La Danza

Danzammo dileggiando le viscere della terra
quando ci risvegliammo dal baccanale
contemplammo la rovina del tutto

franz1789



Otto Dix - Sturmtruppe geht unter Gas vor

Capitolo 2

Capì cosa fosse successo, solo quando prese coscienza di essere veramente lì. La musica dal giradischi, la luce soffusa, una new wave/no wave illumunata dalla notte fuori, che produceva rumori di sottofondo. Sirene, ronzii di insegne al neon, auto veloci che sfrecciando lasciavano scie di luci e colori, quasi una foto a esposizione lunga, di quelle che ti sembra di vedere tutto il tempo trascorso nel mondo, tutte le luci accese scorrere come tante linee. Così come scorreva le linee, ben più docili, del suo corpo alla fioca luce fumosa che traspirava dalla mezzanotte impudente. Metà avvolta nel suo lenzuolo, con le gambe nude scoperte, e il crorpo tutto nudo, che si poteva immaginare di passar sopra con una mano il velluto della pelle, ben più piacevole delle lenzuola da hotel straniero. Lui, avvolto dal fumo dell'ennesima sigaretta, la osservava. Seduto nella poltrona di fronte al letto, poté osservare il gioco delle mani di lei, contro le lenzuola, e la sua schiena sollevarsi ritmicamente, quasi dovesse accompagnare quella musica soffusa, vagamente blues, vagamente noir, noir come i suoi capelli che le coprivano il volto ancora truccato. Fuori le luci imperversavano, in quella mezzanotte di giugno, come i rumori che rendevano il tutto più sexy e sconvolto. E mentre il crooner raccontava attività notturne, la notte pareva inghiottire tutto, la notte straniera di un hotel straniero. Prese da terra un bicchiere, lo riempì di whisky, lo bevve, versandone un po' sulla mano, annusandola, sapore di lei. Quella stessa mano che era passata molte volte sul suo corpo, come avesse vita propria, come avesse dipendenze diverse da quella droga, da qualsiasi droga. Frenetica può passare la notte tra le braccia di due amanti.
franz1789

giovedì 11 gennaio 2007

Paranoie

Voglio raccontarvi una storia. Una storia inquietante, che recentemente ha sconcertato chi scrive. Purtroppo    questa storia è tanto assurda, che quando e se finirete di leggere, vi farete una risata, e dimenticherete tutto, perchè VOI non volete credere a simili stupidaggini. E invece la storia è, purtroppo, vera.
Avete presente quelle scie di aerei in volo, che costellano il cielo primaverile? Sapete, come alcune di queste scie rimangono sospese in aria, altre spariscono subito, seguendo il corso dell'aereo? Beh, quello che non sapete, e che quelle scie che permangono nell'atmosfera, che si allargano, che danno vita a una nebbiolina bianca, non sono altro che irrorazioni di metalli pesanti e alluminio, e bario, e polimeri di silicio in via di sperimentazione, spruzzate letteralmente sulle nostre teste da aerei delle Nazioni Unite. Tutto cioè è documentato, avviene in tutto il mondo, e tutto ciò è stato riconosciuto come esperimenti, esperimenti sul clima, che danneggiano i nostri organismi, e non poco.scie chimiche


Ma soffermiamoci su un particolare agente ritrovato nelle cosiddette chemtrails. Polimeri di silicio. I polimeri di silicio sono stati ultimamente utilizzati in laboratori americani per la ricerca alle nanotecnologie, come esperimenti su nano-virus batteriofagi, 100 volte più piccoli dei virus normali. Virus artificiali. Quello che non sapete ora, e che in alcuni stati americani, come la California del sud, in cui queste emissioni era più continue e persistenti, e insorta una particolare patologia, che colpisce più di 20.000 cittadini americani, chiamata morbo di Morgellons. Tale patologia della pelle, porta delle piccole ferite, dalla quale, assurdamente, fuoriescono filamenti più o meno microscopici fibrosi di silicio, di colori come il blu, il rosso, e il verde. Tale malattia, è tuttora non riconosciuta dalla medicina mondiale, ma documentata (www.morgellons.org) e classificata come "malattia psicosomatica", cioè malattia mentale. Uno studioso ha intrapreso delle ricerche, e ha ammesso che se anche quelle fertie fossero autoinferte, tali fibre, che scorrono sotto-pelle, che avvolgono anche i bulbi piliferi del cuoio capelluto, non hanno natura umana, ne possono essere fibre usate in vestiti, poichè sono fibre non ancora riconoscibili.

Lo so, state ridendo, è normale, tutti ne rideremmo. Persino io sono un po' scettico, ma la foto del bambino di 3 anni, con un taglio sul labbro, e con delle microscopiche fibre che uscivano dalle ferite, mi hanno parzialmente convinto, che se anche non fosse la verità, qualcosa di sporco c'è comunque, in ogni caso.

www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2006/10_Ottobre/24/morgellons.shtml
italia.pravda.ru/science/health/19-12-2006/4194-0
www.ecplanet.com/canale/salute-7/dermatologia-90/0/0/25790/it/ecplanet.rxdf
www.nexusitalia.com/nexus_new/index.php

Lazy II

I am tired, I am weary
I could sleep for a thousand years
A thousand dreams that would awake me
Different colors made of tears

mercoledì 10 gennaio 2007

Perturbazione - Agosto

Agosto
è il mese più freddo dell’anno
L’inverno si sposta sei mesi in avanti
e non è il polo sud
qui non è il polo sud

Agosto
La sveglia che rompe il silenzio
Qualcuno è in vacanza
e lei suona per ore
che freddo che fa
(Dio che freddo che fa)

Agosto
ti affacci su un cuore malato
le cinque di sera ed è già buio pesto
l’inverno
d’agosto

Il ghiaccio
si posa e ricopre le cose
l’attesa del caldo congela anche i morti
che freddo che fa

Se non è vero che hai paura
non è vero che ti senti solo
non è vero che fa freddo
allora perché tremi in questo agosto?

Agosto
è scritto sul tuo calendario
forse hai dormito sei mesi
ma sei così stanco
tanto stanco

Agosto
è il mese più freddo dell’anno
nell’altro emisfero lo chiamano inverno
l’agosto

Perturbazione Agosto

[In questo periodo la scuola mi uccide il tempo di vivere]

sabato 6 gennaio 2007

Capitolo I


Vecchi rinsaviti dalle loro incomuni malattie, sprofondati nelle loro lerce e luride panchine, assuefatti da gratta e vinci, come lerci e lisi sono gli abiti dei pochi clochard e zingari, che siedono fuori dai negozi, per chiedere un po' di pietà, a chi non ne ha da dare nemmeno a se stesso. In contrasto con le luci colorate, intermittenti, trappole dell'animo, che si lascia traviare e inculcare felicità, anche quando è strano trovarsi per strada. Sguardi affamati di vecchi quarantenni, che dimostrano il doppio della loro età, parlando lingue astruse, per concetti altrettanto avulsi da te, povero e inutile passante, e ragazzini che si scambiano effusioni amorose e tenere quanto la carne putrida dei loro cuori agli angoli delle strade. Una fuga dal locale per non rimanere intriso dall'odore mesto di sigaretta, caffè e ipocrisia ti porta li fuori solo. Solo quando cammini sui marciapiedi scoloriti e irti di foglie e chissà quale altra immondizia, che trasuda dalla città, quasi ne fosse parte integrante. E villette buie, dove strani discorsi si intersecano inscindibilmente con l'abbaiare di cani randagi, con le parole di un trentenne affogato dalla solidale universale solitudine. E ancora strade motorizzate che vomitano il loro traffico, a guisa di smog, a mo di caos indistinto, come le moltitudini di genti pakistane, cinesi (e di chissà quale altra razza) che si aggirano distratti nei loro discorsi privi di senso, e deambulano davanti ai locali e negozi a basso prezzo, alto consumo, altro consumo. Caffè da poco prezzo, e botti che invadono il cuore come fucilate in testa. Non è questa la città che mi rassomiglia, io non vivo più qui. Ragazzi che tradiscono le loro stesse aspettative e cercano di rifarsi maneggiando denaro, e droga e sigarette e caffè e parole, più grandi e al di là della loro misera comprensione. Compassione per chi ingoia così giovane, per chi si stende, o meglio, si prostra alla vita prima ancora di fare un tentativo di vincerla, perché la vita va sconfitta, per non rimanerne sconfitti. E promettenti yuppie, e promettenti e falliti strumentisti, suonatori di ballate distratte, jazzisti improvvisati. Musica a poco prezzo, popolare come chi la vende, risuona per le strade che frequenti. Guarda come cambia il mondo da mattina a sera, guarda le persone come cambiano da stagione a stagione, vegetazione immunodeficente alle intemperie dell'animo, alle intemperanze del cuore, alla frustrazione, agli avvisi lanciati per poterle riportare sulla retta via, e non quella che Dante cantò con tanto affanno, quasi volgare e ridicolo. E scorrere di parole in testa, tanto da sembrare schizofrenico, meglio che sentirsi morto come loro, che fingono di divertirsi, fingono di parlare, fingono di trovare risposte e problemi che non hanno, che non sentono, ciò che non mi aggrada lo elimino alla radice. Rifare la strada all'indietro, nel buio delle scuole pubbliche, ricettacolo di feccia esistenziale e di educazione falsa e sconnessa, priva di forma, per non saper poi nulla di ciò che veramente conta. E saluti, e sorrisi, e arrivederci e addii. E sempre e comunque, il freddo dell'inverno, che soffre anche chi non ha mai sofferto. E giovani immigrati seduti al bar che bevono una birra dopo l'altra, per dimenticare la nostalgia di casa, che trovano conforto nel parlare la propria lingua. Isolati loro più di noi, io non credo ciò. Chi più isolato, di chi è estraneo alla propria stessa casa?

-Pronto?



-Pronto.



-Chi è?



-C'è Winnifred?



-No



-Charles?



-No, ma è uno scherzo?



-No



-...



-Da ragazzino non ti hanno mai spiegato che i pinguini guardano a sud?



-No, ma chi è?



-...



Non è per loro la luce che brilla in fondo al lago, non è per loro quella luce, per chi non ha identità, per chi consuma la propria giovinezza. Non è per loro. Come chi si accanisce di vivere aggrappandosi al proprio sterno che tossicchia e sputa veleno. Come chi va in chiesa, da ateo convinto. Come chi smette di fumare. Come chi suona come una puttana. Come chi si prostituisce come un musicista. Non ti sei mai sentito sconvolto nel pensare che il tempo passa, che dobbiamo veramente rendere valido ogni nostro sforzo di affermare la nostra esistenza? -No- Sai che c'è chi esprime la propria esistenza in vari modi, chi filosofeggia, chi compone musica, chi scrive, chi disegna, chi scolpisce, chi si dedica a l'arte, chi si dedica al otium, tu cosa fai? -Nulla- come puoi veramente essere convinto che le cose vadano bene? Come puoi tu camminare per queste strade fangose e credere che sia questo ciò che meriti? Come puoi tu non capire che il nostro piccolo gruppo è stato e non sarà più? Come puoi parlare di sacrifici, tu, proprio tu che fai partecipare la tua compagna a una riunione di gruppo? -...- Ecco le parole che non vi ho detto.



E mi aggrappo all'anello che avvolge il mio dito medio, non freddo, sa di casa. Sa di me e te. Anzi, di Noi.



-Pronto?



-Pronto



-Ma chi parla?



-...



-Pronto?



-Non ti sei mai chiesta dove vanno le papere dei laghetti di tutto il mondo, quando è inverno e il laghetto ghiaccia?



-Sei ***?



-... e i pinguini perché guardano a sud?



-Ma cos'è, uno scherzo?



-Casa



-...


franz1789

School

"Aspetta il tuo momento migliore per farti avanti, aspetta il tuo momento migliore per farti fuori"
Ricomincia, il palpitare di voci estranee, colme di insopprimibile gioia. Ricomincia, e vorrei già placarlo con una pallottola. Menti che vengono traviate, questo crediamo sia la scuola. Ci sbagliamo, non ci sono menti da traviare, le menti degli altri sono già vuote e inutili, vuoti a perdere. Non devo per forza andare bene a scuola, devo dare il meglio, ma solo al fine della mia propria cultura. Ciò che non mi interessa, non fa parte di me. Non c'è utilità nel salvare le persone dalla conformità, se poi finiranno per ricadere in una nuova forma di conformità, l'essere schiavi di un altro padrone.
La moda è come il potere, può cambiare, ma ci tiene sempre schiavi.


Wont you believe it I'ts just my luck

No recess

Wont you believe it I'ts just my luck

No recess

You're in high school again

No recess

venerdì 5 gennaio 2007

My Dad Is Dead - Open Wide

There's a pain in my eyes
comes and look it
lookin' at the ground
lookin' at the buildings on the ground
lookin' at the people in the buildings
watchin' her lips move and it reachs other's minds
that must cause they say the same things over and over all day long

My dad is dead - Peace, Love and Murder
[questo è un pezzo da una canzone dei My Dad Is Dead, se qualcuno ha il testo intero, è pregato di contattarmi, grazie mille]

giovedì 4 gennaio 2007

Tim Buckley - Chase the Blues Away

Well come along walk with me
And learn the songs that lovers sing
When they believe
We'll dance along the river's edge
Just arm and arm along the moonlit shore
The midnight cries
Well I just came to chase the blues away
For awhile
Just like a child you'll cling to me
From every sound along that rushes near
It's just the breeze that licks your skin
and rubs your breast
And as we lay our river's flow away
Your woman fear
Well I just came to chase the blues away
For awhile
With the morning sun we'll wake
And lift our eyes and watch the eagle fly
Up mountain high
And on his wings our love will climb
And never fail until he soars and dives
Oh, he'll take your breath away
Well, he just came to chase the blues away
For awhile

Tim Buckley - Blue Afternoon

mercoledì 3 gennaio 2007

Gesù/Zoidberg

Zoidberg

Questa è una chicca da "Aiuto! E' Natale (A Tale Of Two Santas)", dalla IV serie di Futurama...