domenica 14 gennaio 2007

02

Il mondo mi vomita fuori, ma almeno, cadendo a terra, emetto un bel suono. Chissà che un giorno, qualcuno apprezzi questo suono, che plasmo con tanta cura. Io mi prendo cura del suono che emetto soffocando, del suono che emetto cadendo, ne recepisco ogni frequenza, me ne innamoro, e cerco di renderlo comprensibile. siano parole, siano suoni, siano immagini. E' comunque il suono che emetto quando cado a terra dal mio mondo. Per questo per me la mia musica è più diretta delle mie parole. Immaginate il rumore del vento, non riusciremmo a comprenderlo se lo dovessimo scrivere, o disegnare. Immaginate le parole, pronunciate, cantilenate, rimate e sciolte, torrente o fievoli labiali, sillabe che sottolineano il nostro suono, sono molto più coinvolgenti di un pugno di asticelle nere o bianche, che infrangono il candore di un foglio.

franz1789 si scusa, non ha senso, non ha senso...

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