lunedì 15 ottobre 2007

White Noise

Voglio una domenica mattina bianca
in una casa candida, invasa da un vento mite e fresco.
Attorno alla casa solo fiori.


Quando stavo per partire, non volevo andarmene. Lasciavo tutti gli amici lì.
Nei giorni che precedevano la partenza, volevo stare il più possibile con il mio migliore amico,
fare tutte quelle cose che non avrei dimenticato.
Insieme giocavamo a qualunque console, facevamo corse in bici, giocavamo a pallone. Giocavamo anche a inventare dei film, dei quali noi eravamo attori e protagonisti. Tentammo varie volte di costruire una capanna di legno, ma il vento e la pioggia sconfiggeva i nostri infantili tentativi di incollare tra loro listelli quadrati di legno
con colla vinilica di quarta scelta.
Quegli ultimi giorni invece lo vidi poco.
Aveva realizzato che ero il suo unico vero amico lì e non voleva rimanere culo a terra.
E così, lui mi disse che doveva cercare di avvicinarsi ad altre persone, in modo da non rimanere troppo male
quando me ne sarei andato.
Non la presi bene, dentro di me, era tradimento.

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